Editoriale, Orme, n. 9 – anno 2025
Il femminile: visioni, esperienze, bisogni
Il femminile è il filo rosso che lega gli articoli del presente numero di Orme. La rivista dell’AISPT prosegue nell’impegno che da tempo si è data, secondo gli interessi, le competenze, le passioni caratterizzanti chi opera nel Comitato di Redazione e le linee guida stabilite dall’Assemblea delle socie e dei soci dell’Associazione. Due le principali direttrici di impegno, in sinergia tra loro. Una riguarda il riflettere sulle principali tematiche che attraversano la società sempre più multietnica, le culture, l’universo dei bisogni individuali e collettivi espressi in vari fronti: sul territorio da bambini, giovani, persone adulte, secondo le disponibilità del pubblico e del privato a farsene carico; più in generale sugli scenari dei contesti internazionali in una globalizzazione senza confini. Da questo punto di vista il “femminile” è davvero un vertice d’osservazione ricco di implicazioni, un tema epocale; a mo’ d’esempio basta pensare alle donne afghane di cui ormai neanche più si parla; a “donna, vita, libertà” in Iran; alle donne palestinesi di Gaza e Cisgiordania e alle Ebree dell’orrendo attacco di Hamas; all’ideologia patriarcale in Occidente. L’altra direttrice di impegno riguarda il rendere conto di come la Terapia del Gioco della Sabbia cerca di dare risposte affidabili e competenti alle esigenze di risanare l’umano. Si tratta insomma di una verifica continua della corrispondenza allo spirito del tempo e allo spirito del profondo dell’attività clinica, del pensiero teorico, dell’universo ideale su cui si regge l’Associazione Italiana di Psicoterapia del Gioco della Sabbia. Una presenza, questa, che il contesto italiano e le relazioni internazionali si può ben dire abbiano reso protagonista nella cura del disagio infantile, adolescenziale, delle donne e degli uomini alle prese con sintomatologie specifiche o alla ricerca di un senso da dare alla propria vita e nella formazione e nella specializzazione di nuove leve di psicoterapeuti.
Preoccupazione di Orme da sempre – e non poteva non esser tale anche per il gruppo redazionale che esordisce con il presente numero – è di avere uno sguardo sul mondo e una sensibilità di natura universale verso le espressioni simboliche della sofferenza, atteggiamento proprio che caratterizza chi ispira la sua visione della psicoterapia a Jung, cui l’AISPT fa riferimento sin dalle origini, grazie a Dora M. Kalff, che sulla scia del pensiero e della clinica dello Psichiatra di Zurigo mise il “gioco” al centro del pensiero e della pratica in psicoterapia. In questo numero, grazie a Paola Manzoni e alla rubrica “Voci dal mondo” di cui ha la responsabilità, si stabilisce una straordinaria apertura verso l’Oriente. Pubblichiamo infatti un articolo di Mikyung Jang dal titolo “La dipendenza delle donne coreane dalla perfezione e il viaggio della ‘tediosa’ ripetizione alla scoperta del femminile”. Il testo viene offerto in una traduzione italiana, realizzata dalla stessa Paola Manzoni, e nella versione originale in inglese inviata dall’Autrice: “Korean Women’s Addiction to Perfection and The Journey of “Tedious” Repetition to Discover the Feminine”.
Il “femminile”, come insegna la professione di cura, non è solo componente della psiche, funzione d’Anima, immagine generale di riferimento della psicologia dinamica e in particolare della Psicologia Analitica. È realtà concreta, immersa nel tempo e nello spazio; è vita, corpo, relazioni, bisogni in ispecie di donne dilaniate tra quotidianità propria (e dei legami) e vocazione personale, lavoro e aspettative individuali, ruoli e immaginazione soggettiva, sogni e aspirazioni, soggettività e familiarità, tradizione e futuro. Giuliana Bitelli si pone da un vertice d’osservazione specifico per dar conto d’una tematica che è molto sentita nel privato, a livello personale dalle protagoniste e, nei fatti, dai risvolti significativi nel sociale, se, ad esempio, consideriamo la tematica dal punto di vista delle ricadute sul cosiddetto “inverno demografico”. L’articolo di Giuliana Bitelli affronta in modo deciso e delicato insieme; con oggettività dà conto della sua ricerca con l’articolo: “Sterilità: l’imperfezione del materno creativo. Significato di “un figlio a tutti i costi”.
In considerazione dell’attualità e dell’interesse degli argomenti si è valutato opportuno poter disporre anche di una testimonianza diretta di una operatrice quotidianamente alle prese con le donne e con le esigenze che esse esprimono. Di qui l’Intervista alla Dottoressa Alessandra Razzano, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro di Fisiopatologia della Riproduzione e Pma del Presidio Ospedaliero Sant’Anna – Ssd Psicologia clinica – Città della Salute e delle Scienze di Torino. L’intervista è stata curata dalla stessa Autrice dell’articolo, cioè da Giuliana Bitelli.
A conferma del legame che Orme intende mantenere con la vita dell’AISPT e, in particolare, con le nuove generazioni di Psicoterapeuti e i filoni di esperienze e di studi che colleghe e colleghi intraprendono, la rivista ha accolto una significativa proposta dell’attuale Presidente Vito La Spina. Prende così vita dal presente numero la “Rubrica Intesi”, cioè uno spazio in cui viene presentato un elaborato significativo svolto da una candidata o da un candidato al termine del proprio percorso formativo intrapreso presso la Scuola di Psicoterapia dell’AISPT, ovvero la tesi presentata a completamento della formazione che colleghe e colleghi già Psicoterapeuti hanno compiuto con il Corso di Perfezionamento biennale. L’esordio della rubrica ospita un estratto de “La ballerina è tornata in piedi”, tesi presentata dalla collega Claudia Granieri. Accompagna il testo un commento di Vito La Spina, a suggello del significato che la Redazione di Orme e gli Organismi Direttivi dell’Associazione intendono dare a questo spazio di confronto.
La rivista si chiude con un angolo dei libri. Da questo numero, infatti, completeranno Orme articoli, riflessioni, documentazioni recensioni di opere di colleghe e colleghi uscite nell’anno (essendo questa la prima prova facciamo qualche piccola eccezione). Si tratta di “schede di lettura”, cioè indicazioni essenziali su intenti e contenuti dei libri, con l’intento di offrire documentazione del lavoro di studio, ricerca, narrazione che molte e molti di noi compiono e, nel contempo, stimolare la lettura e il confronto tra socie, soci, specialisti delle materie, operatori dell’universo della Psicoterapia, frequentatori del sito, affezionati ad Orme. Opere presentate in questo numero sono: Marco Garzonio, Il Doppio sguardo. Lettera ad una giovane donna per meditare, ritrovar sé stessi, cambiare il mondo, Il Pozzo di Giacobbe, 2024; Sonia Giorgi, Iolanda Stocchi, Immagini, mito e poetica della clinica. Per una psicoanalisi del femminile, Moretti & Vitali, 2024.
Marco Garzonio