Non immaginavo che Rosy se ne sarebbe andata così presto…. Da tempo pensavo di scriverle e contattarla, poi il tempo vola, ed a volte ci accorgiamo quanto, solo quand’è troppo tardi. Me la ricordo alle giornate di S. Servolo in cui mi avevano colpito di lei alcune parole, che mi erano sembrate particolarmente calzanti e sagge. Più recentemente qualcuno mi aveva parlato di lei, come di chi era molto vicina ad Adriana Mazzarella e di chi, come lei, era interessata quei temi di “anima” che dalla Divina Commedia si espandevano verso Oriente, includendo anche la ricerca sulla musica, tematiche che temevo rischiassero di andare perduti nel contesto junghiano. Le Sabbie invece erano e sono tutt’ora un ambito di ricerca consolidata che Adriana e Rosy condividevano con un gruppo di lavoro molto solido e ben strutturato. Così, pur avendo avuto poche occasioni di incontro, è stata anche per me una perdita grave e dolorosa. Spero la sua eredità culturale venga raccolta nel CIPA.

Wilma Scategni

Grazie per aver comunicato la notizia. A nome dell’Istituto di Roma vi sono vicina.

Antonella Adorisio

Sono costernata e profondamente addolorata. La carica vitale e la progettualità che Rosy mi aveva trasmesso poche settimane fa mi avevano rassicurata. La porterò sempre nel mio cuore.

Chiara Ripamonti

Accolgo con dolore e sbigottimento una così grande perdita per la Scuola della Sandplay e per il Cipa. Una grande amica che viene a mancare, collega di Sabbie e di Formazione. Sempre attenta e profondamente umana. Perdiamo un’amica ma soprattutto una collega sempre piena di novità professionali.

Marisa Di Giacinto

Sono veramente dispiaciuta di questa perdita per il nostro Istituto, e non solo! Pur non condividendo con la Collega attività né interessi professionali in modo specifico, ho potuto apprezzarne, e fin dai colloqui di selezione nel lontano 2000, ma poi anche nel corso di successive occasioni istituzionali, la serietà e l’onestà, la vivacità e la curiosità professionali, riflesso di analoghe qualità sul piano personale.

Patrizia Conti

Condivido il dolore per la grave perdita. Ricordo Rosa con riconoscenza per quanto ha saputo trasmettere.

Alessandra Malori

La notizia inaspettata della perdita della cara e solare Rosi mi rattrista molto. Che il tuo viaggio cara amica sia sereno e pieno di gioia! 

Laura Staffieri 

Rosi è stata mia compagna di studi e di Sabbie, lucida, preparata, determinata e innovativa. Mi mancherà, ci mancherà. È nei miei pensieri migliori.

Emilia Contardi

Non abbiamo conosciuto Rosi ma l’accompagniamo nel suo viaggio ultra terreno con la preghiera.

Maria Gabriella Brioschi e Laura Battistini Carera

Anch’io non conoscevo bene Rosy, ma sento di mandarle un saluto affettuoso. E un grazie. Dai vostri racconti si sente un’anima lieve e bella, di quelle speciali che lasciano tanta vita intorno a sé e che anche nel dolore restano a tenerci in qualche modo compagnia.

Con un abbraccio alla famiglia.

Paola Terrile

Apprendo ora con sgomento della perdita di Rosy. La ricordo come una persona solare, piena di vita, generosa e sempre pronta a condividere compagnia e sapere con tutti. Non dimenticherò il suo entusiasmo e la sua umiltà con gli analisti più giovani, con i quali si sedeva volentieri a conversare con una profonda capacità di ascolto e mettendo a disposizione con sincera disponibilità il suo sapere. Avrei voluto averla qui sulla terra ancora per un po’, ma ringrazio di averla incontrata e di aver condiviso con lei momenti sereni e carichi di vita! Un grande abbraccio

Alessandra Baraldi

Mi unisco al lutto e all’affettuoso ricordo.

Piergiorgio Moretti

Invio di seguito il messaggio dei colleghi dell’AISPT di Roma, che hanno affettuosamente aderito all’invito di scrivere un ricordo per Rosy insieme a noi. Le loro parole, in questo momento di dolore per la sua perdita, ci fanno sentire particolarmente vicini tra amici e colleghi delle Associazioni in cui si è spesa con generosità e passione. Una così ampia e sentita partecipazione ci dà conforto e ravviva il senso di una profonda appartenenza comune; ci permette di sentirci meno soli e di vivere l’esperienza di un “noi”, tutti noi, attraverso la rinnovata memoria delle radici e dei valori che hanno accompagnato la vita, la ricerca e i progetti di Rosy. Il senso profondo della condivisione del lutto per la perdita di una cara amica e collega è forse anche questo: continuare a tessere insieme i fili di un percorso comune, come credo Rosy avrebbe voluto.

Silvana Nicolosi

Cara Rosy,

è con il cuore pesante e con il pianto in gola che ci accostiamo al tuo ricordo. Noi colleghi romani non siamo riusciti ad essere vicini fisicamente ai tuoi cari per l’ultimo saluto, e tu sai quanto doloroso sia stato questo per noi. Negli ultimi anni abbiamo condiviso l’avventura di dare slancio all’Associazione nata da Dora Kalff, consapevoli del valore e dell’importanza di un metodo unico, e della necessità di preservare, tutelare, valorizzare il potenziale terapeutico e di ricerca dell’analisi con la Sandplay Therapy.

Ci siamo lanciate, noi, generazione di mezzo tra i fondatori e i giovani nostri allievi, nel progetto di ristrutturare al meglio, in modo più moderno e funzionale la nostra Associazione. Ma senza il tuo slancio, la tua competenza, la tua determinazione, niente sarebbe successo. Sei stata l’energia trainante, hai dato fiducia a tutti noi con la tua capacità, la tua autorevolezza, che nasceva dal tuo sguardo sul mondo, dal tuo interesse per la ricerca, dalla tua capacità di prenderti la responsabilità della guida, con coraggio e determinazione. E hai fatto in tempo a vederne i risultati. Fino a pochi giorni prima che te ne andassi, abbiamo parlato delle novità che ci sarebbero state, e ad ogni buona notizia tu eri felicissima, come quando si parla dei successi e delle possibilità di un figlio.

Ma non è solo il lavoro che ci ha unito. Abbiamo condiviso tantissimi momenti divertenti, a Venezia, al congresso internazionale, quando la sera giravamo per le calli, che ti hanno vista bambina e ragazza, e ci portavi a mangiare dove sapevi tu. O quando venivamo a Milano, per l’assemblea, che belle serate!! E quanti discorsi e progetti abbiamo condiviso, a Firenze, nel nostro gruppo di studio, e a San Vito prima ancora. Nei tuoi bellissimi occhi c’era sempre il guizzo dell’entusiasmo, dell’interesse, della passione. Ai nostri allievi mancheranno le tue appassionate lezioni su Dante, che con tenacia portavi avanti nel ricordo del lavoro preziosissimo di Adriana Mazzarella. A noi mancherai tu, ci mancheranno i tuoi “ascolta” seguiti da questioni mai banali, concrete, operative, decise. Ci mancheranno le tue belle risate, la tua schiettezza, le tue battute, le tue riflessioni. Ti vogliamo pensare in un mondo migliore, libera di un corpo sofferente, finalmente priva del fardello delle beghe quotidiane, e con la speranza che il tuo sguardo affettuoso e disincantato ci accompagni da lassù. Rosy, sarai per sempre con noi, e per noi una guida in spirito. 

I tuoi amici romani dell’AISPT

Abbiamo accompagnato Rosi oggi nelle Basilica di Santa Maria delle Grazie e le abbiamo portato l’affetto di tutti colleghi che non potevano esserci. Un grande grazie alla figlia per le sue parole serene e profonde. Cara Rosi, ci manchi tanto già da oggi. 

Eva Pattis e Luigi Zoia

I funerali di Rosi sono stati un momento di raccoglimento profondo e insieme intenso e commosso, che ci ha visti tutti insieme, amici e colleghi, con la figlia Beatrice e il marito Charlie, e Rosi lì, in mezzo a noi e così vicina. Le parole toccanti di Bea, piene di affetto e riconoscenza verso una mamma che l’ha cresciuta nella fiducia in se stessa e nell’apertura libera alla vita, nella fedeltà ad un suo percorso personale di realizzazione, mi hanno toccato il cuore.  In quel momento di commiato da Rosi, le ho sentite come un messaggio pieno di vita, un seme che mi è entrato dentro come credo in tutti i presenti. Le parole di Bea sono il dono più bello, pieno d’amore e riconoscenza, che una madre possa ricevere da una figlia. In esse ho ritrovato l’essenza solare, la carica anche grintosa di Rosi, il suo guardare avanti. È la stessa energia che le ha fatto affrontare con coraggio e libertà di scelta, fino in fondo, una malattia dal decorso purtroppo così rapido. Il marito ha pregato Marco Garzonio di scrivere e leggere un saluto per Rosi. Così è stato fatto, dopo le parole toccanti di Bea.

Silvana Nicolosi

Ringrazio Marco per le parole dense di affetto e spiritualità con cui ha salutato la nostra Rosy. In quelle parole tutti noi membri del CIPA e dell’AISPT possiamo riconoscerci e sentirci partecipi.

Elvira Valente

Con Rosy abbiamo studiato, lavorato ma soprattutto cantato, ballato, riso. Mi ricordo di quella volta in cui ha bruciato la frizione della mia auto nel risalire la stradina che porta alla sua casa di campagna. Che disastro! E che risate! Ci siamo volute bene. Capite.

Poi lei ha cominciato ad andare in giro per il mondo. Io qui. Ciascuna in cammino sulla propria strada. Ora apprendo che non c’è più. Sono sgomenta. Incredula. Volgo lo sguardo. Lei è lì, sorridente, in una foto scattata insieme più di dieci anni fa. Allora ho come una certezza, che se ne sia andata senza paura. Grande Rosy!