di Marisa Di Giacinto
Mia cara Maria Rosa, con quale emozione dolorosa ho appreso la tua partenza verso lidi ancor più colorati della terra! Ti ricordo nell’intento di raccontarmi come avevi fatto la palla di feltro che aveva al suo interno tutti i colori. Con la “pazienza di Giobbe” avevi infeltrito la lana con acqua calda e poi fredda, usando a volte i guanti, e poi arrotolando e amalgamando i colori naturali fino ad avere una palla che racchiudeva tutti i colori! Il desiderio di farla anch’io mi aveva condotta a raggiungerti a Sarzana, ti ho vista all’opera a terra, ad infeltrire lane con acqua bollente, sapone e acqua fredda, i colori naturali e stendere il tutto in pannelli, e poi a formare la palla: sembrava facile. Poi, tornata a casa, il tempo pochissimo, ho provato e riprovato, ma la tecnica era di Maria Rosa!
Un abbraccio da quel luogo mistico e favoloso.
Marisa Di Giacinto