IL GIOCO DELLA SABBIA NELLA TERAPIA COI BAMBINI. LA PAZIENZA DELLO SGUARDO
Dialogo con l’autrice Iolanda Stocchi e Sonia Giorgi
Venerdì 11 Marzo 2022, h. 18.30 – 19-30
Perché un libro sul Gioco della Sabbia con i bambini? Perché tutti noi, in qualche modo, ci portiamo dentro un bambino che è stato ferito perché non ha incontrato lo sguardo giusto che gli ha permesso di esistere. Questo libro nasce dal desiderio di parlare del Gioco della Sabbia – una pratica terapeutica junghiana che si fonda sulla funzione di autoguarigione dell’inconscio attraverso la produzione di immagini e il ruolo creativo delle mani – e della sua importanza terapeutica sia con i bambini, sia con gli adulti.
L’immagine infatti anticipa e trova soluzioni. L’immaginazione è il processo e il contenitore.
Mi sono sempre chiesta che cosa sentiamo quando guardiamo. Penso che la dimensione del vedere sia molto vicina a quella del sognare. Guardare è sognare?
La questione dello Sguardo è oggi di grande rilevanza, non solo nell’ambito psicoanalitico, ma più in generale in quello antropologico e culturale.
Il mio approccio al Gioco della Sabbia si avvale di molteplici sguardi e letture, in una sorta di montaggio-collage che aiuterà a guardarlo in un’altra luce e vederne anche la sua grande attualità poiché il nostro tempo è dominato sia dall’ipertrofia della parola sia da immagini idolatrate o, al lato opposto, immagini spazzatura.
Qual è allora lo Sguardo adeguato per comprendere e ri-velare quella misteriosa necessità della psiche di oggettivarsi nei sogni, nelle immagini, nell’arte?
Abbiamo necessità della Pazienza dello Sguardo.
“Tutto ciò di cui siamo consapevoli è un’immagine, e l’immagine è psiche“.
C.G. Jung